Rambaldus Tarvisii, rettore della Marca, assolve Symonictum Raynaldi, nunzio e ambasciatore della Comunità di Monte San Martino e attraverso di lui tutti i martinesi, da ogni eccesso e maleficio compiuto dal podestà, dagli ufficiali e dai singoli cittadini: non avere mandato un ambasciatore al parlamento generale, avere incarcerato Androlium da Tolentino e Paolo da Foligno, balivi della Curia generale della Marca, che avevano recapitato lettere da parte del rettore, non avere mandato la loro quota di gente armata in aiuto a Tolentino e San Ginesio.

 

Il rettore cassa, inoltre, le condanne al pagamento di mille marchi di argento, di cinquanta lire ravennati, di diecimila marchi di argento, di mille lire ravennati. In cambio Symonictum si impegna, per sé e tutta la comunità di Monte San Martino, a pagare a Dedi Bonenconti, che riceve per il tesoriere di santa romana Chiesa, la somma di sessanta lire ravennati.

Testimoni: Rogerio di Parma. Antonio de Ardengis di Parma, Robertino di Reggio, Angelo di Norcia.

 

Notaio: Otto di Porto di Tarvisio, “[SN] Ego Oto de Portu de Tarvisio, imperiali auctoritate notarius publicus et nunc Camere curie generali provincie prelibate et dicti domni rectoris predictis, omnibus interfui, et rogatus scripsi et publicavi”.

 

[A]: Monte San Martino, Archivio storico del Comune di Monte San Martino, perg. nr. 17. Foglio membranaceo di mm 922,7×218,1. Scrittura disposta su 58 righe larghe mm 10; rigatura e marginatura a secco. Il supporto è in buono stato di conservazione, ad eccezione di alcune macchie di umidità nel margine esterno destro che non inficiano, però, la

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